PUNTO di OSSERVAZIONE
La vista si apre sulla pianura interna dell'Anfiteatro Morenico dalla Serra d'Ivrea, a sinistra, ai rilievi continui ed articolati del fianco destro. In primo piano, lungo la Dora Baltea, occhieggiano i laghi di cava di Montalto Dora, con a tergo i laghi d'Ivrea. Il fiume delimita a sinistra l'ampia distesa dei campi coltivati canavesani con, ben visibili, gli abitati di Lessolo, Fiorano e Salerano. Sullo sfondo si riesce a scorgere il Lago di Viverone, complice il riflesso della luce sullo specchio d'acqua, nonché l'estrema propaggine della morena di Strambino. All'orizzonte si intuisce il profilo della morena frontale che circonda il Lago di Candia, troppo infossato per poter essere avvistato da questo punto.
Volgendo lo sguardo al fianco sinistro dell'Anfitetro, la distanza e la differenza di quota consentono di apprezzare nel suo complesso la rettilinea regolarità e continuità della Serra mentre mortificano, in qualche modo, la sua imponenza (zona Pivenore-Azeglio e Bollengo). Anche la zona dei laghi di Ivrea (zona Andrate, borgofranco d'Ivrea, Cascinette d'Ivrea, Ivrea Nord) appare da qui meno rilevata e movimentata sebbene visibile nella sua interezza con l'esposizione del limite meridionale e del Lago Campagna.
Molto più articolato e movimentato si presenta invece il fianco destro dell'Anfiteatro morenico che, nel tratto più prossimo al versante montano si sdoppia in più cordoni sinuosi che avvolgono quasi a proteggere sia l'abitato di Brosso che, verso sud, il Lago intramorenico di Alice. Nascosto alla vista è invece il Lago di Meugliano posto tra Brosso e Alice Superiore (zona Meugliano, Lessolo, Brosso, Alice Superiore). Questi rilievi sono formati da depositi glaciali messi in posto meno di 730.000 anni fa (cerchie del "Gruppo della Serra" *) e sono quindi correlabili con quelli che costituiscono la maggior parte del fianco sinistro dell'Anfiteatro. La dolce collina verdeggiante che si protrae verso la Dora Baltea, tra gli abitati di Lessolo a nord e Fiorano a sud, è quel che resta, insieme alle morene di Strambino, dei rilievi morenici più recenti del fianco destro (da 130.000 e 10.000 anni fa, cerchie moreniche del "Gruppo Bollengo-Albiano" *).
Il panorama si chiude ad ovest con la vista del versante esterno del fianco destro dell'Anfitetro morenico caratterizzato dalla valle pianeggiante del torrente Chiusella. Spingendo lo squardo verso sud la visione del corso d'acqua si perde per il suo approfondirsi e divagare fra le colline. A valle di Vidracco (zona Vidracco, Strambinello, Parella) il Torrente Chiusella disegna una stretta curva a gomito dissecando il fianco destro dell'Anfiteatro Morenico (zona S. Martino C.se) per raggiungere e confluire, circa all'altezza di Strambino, nella Dora Baltea.
Sullo sfondo l'apparente regolarità del fianco destro dell'Anfiteatro Morenico è connessa alla visuale prospettica: nella realtà i cordoni morenici che lo compongono sono sinuosi e discontinui e delimitano frequentemente fazzoletti di terra piani e verdeggianti a volte intensamente coltivati - le torbiere - che nei secoli passati hanno costituito una risorsa per l'economia di questo territorio (zona Zialfre).